Sostanzialmente il P.R.G. individua una modesta quantità di nuove aree produttive e solo al fine di dare forma urbanistica compiuta a zone già compromesse da attività esistenti e già confermate attraverso il ricorso a quanto era previsto dalla L.R. 11/87. Per quanto riguarda la situazione di fatto, il P.R.G. riconosce tutti gli episodi produttivi esistenti sul territorio, definendo alcune zone D3 come aree di stretta pertinenza di attività in essere, nell’interpretazione dell’art. 30 della L.R. 61/85, e ancora fa proprie le determinazioni della Variante conseguente all’applicazione della L.R. 11/87. Dallo studio dello stato di fatto emerge che l’attività produttiva si è concentrata prevalentemente in territorio di Bonferraro, usufruendo delle possibilità di collegamento derivanti dalla Statale n.10 Padana.
La risposta che il P.R.G. offre in materia di aree produttive è rivolta ad una domanda di livello prettamente comunale, anche se Bonferraro risente della benefica influenza e della vicinanza con Mantova e il suo territorio. In particolare essa interpreta le esigenze di ampliamento di attività produttive locali e dell’indotto che esse provocano (SMEG) ed inoltre la richiesta di nuovi insediamenti di natura artigianale legati alla vita comunale, non trascurando nuove iniziative od il trasferimento di attività esistenti in zone urbane. La modesta necessità di aree produttive di tale interesse locale è stata quantificata in considerazione, fra l’altro: · di una ragionevole previsione dell’andamento della dinamica della popolazione attiva nell’arco della proiezione decennale del Piano, considerata in rapporto a quelle dei Comuni vicini e per contrastare la generale tendenza di crescita dell’indice di invecchiamento; · dal disagio in atto per la non idonea collocazione sul territorio comunale di attività artigianali esistenti e per una più razionale collocazione delle unità medesime. Da un’analisi territoriale risulta poi che la disponibilità di analoghe aree nei Comuni contermini che hanno già adeguato in data recente le previsioni dei loro P.R.G. o che sono in fase di studio avanzata, pongono per il Comune di Sorgà la necessità di poter contare su quella sufficiente disponibilità, che sola può garantire un riequilibrio di vita.
La particolare natura e quantità, d’altra parte, delle zone previste, quasi interamente di interesse locale non interferisce con piani di sviluppo di aree produttive dell’intorno intercomunale. L’individuazione di Piano delle aree produttive e commerciali prevede, a seconda dei casi, un’articolata definizione di zone «D»: D1a, D1b, D1c, D2a, D3 (attività esistenti isolate), D5 (impianti di acquacoltura); D7 (attività agroindustriali e florovivaistiche) e D11 relativa alle attività che il P.R.G. riporta con le caratteristiche e nei termini di potenzialità previsti dalla Variante approvata ai sensi della L.R. 11/87. La localizzazione prescelta per l’insediamento delle nuove aree produttive è conseguente ad una attenta analisi di carattere ambientale per un corretto inserimento e per un ottimale collegamento con la futura grande viabilità. In particolare la Variante individua una nuova zona produttiva ad Ovest della frazione di Bonferraro in confine con Castel d’Ario. Tale area è interessata dalla futura bretella di collegamento con la grande viabilità prevista dal P.T.P., e vi sono già operanti sul posto già alcune attività produttive, confermate a suo tempo dalla L.R. 11/87.
Il P.R.G. assoggetta l’area più ad Ovest ad un Piano Attuativo con dettagliate prescrizioni al fine di riorganizzare urbanisticamente tale zona per inserirla nel contesto ambientale in modo adeguato. Per l’area ad Est della bretella, anch’essa soggetta ad un Piano Attuativo vengono previste norme di intervento precise, anche in questo caso per un necessario inserimento ambientale dell’intervento. Si tratta di particolari allineamenti, schermature arboree, indicazioni di viabilità, posizionamento degli standards urbanistici a cuscinetto con la zona residenziale. La zona D1a interessa aree, ben definite, poste ad Est della stessa frazione, interessate da impianti produttivi esistenti e relativi, in maggior parte ad un’unica azienda di rilevante entità. Sono previsti, per essa, ampliamenti solo se legati allo sviluppo della stessa nell’ambito della saturazione dei parametri previsti. Inoltre la presente Variante, sempre in Bonferraro, individua e norma una importante attività di floricoltura, dando indicazioni precise di intervento perché il suo previsto sviluppo sia in armonia con la vicina zona residenziale.
Infine il P.R.G. modifica ed integra la Normativa di alcune zone produttive esistenti per far aderire la specificità delle attività alle nuove funzioni che la trasformazione terziaria in atto sta evidenziando. Ciò premesso risulta prudenzialmente equilibrata, sul piano qualitativo e quantitativo, la proposta del P.R.G. che prevede di aumentare la dotazione di aree produttive nei seguenti termini.